CENTENARIO DELLA FAMIGLIA PAOLINA

II ANNO DI PREPARAZIONE AL CENTENARIO DELLA FAMIGLIA PAOLINA

20 Agosto 2012  San Bernardo, Abate e Dottore della Chiesa

Introduzione alla Celebrazione delle Lodi

“Il giorno di San Bernardo il 20 di Agosto di 1914 si apriva la Casa. Il disegno del Padre Celeste si è incarnato, confermato, diffuso, prendendo a mezzo le cose che non sono. Celebreremo con riconoscenza profonda questa data” (UCBS 8, 15 agosto 1924). È quanto afferma il Beato Alberione in ocasione del X° Anniversario della Fondazione Paolina: “San Bernardo aprì la porta e fa la sentinella”. E ne trova le immediate motivazioni apostoliche: … “Proprio sotto l’occhio del Santo Abate Dio faceva spuntare i religiosi della Buona Stampa… San Bernardo è il Dottore della vita religiosa: e gli operai della Buona Stampa debbono prima essere ricchi dello spirito religioso; San Bernardo è il santo, è il Dottore della Madonna, e Maria è la Madre di questa Casa; San Bernardo è colonna della Chiesa, Padre e Dottore, e la Buona Stampa è ministero ordinario della Chiesa. San Bernardo penetrò dello Spirito di Gesù Cristo tutta la vita del secolo e questa è la missione della Buona Stampa: Informare del santo Evangelo tutto l’uomo” San Bernardo fu percepito dal Beato Giacomo Alberione come faro di luce, ma anche “mente e cuore” del XII secolo: «Egli divenne nella mani del Signore come un fuoco ardente in mezzo ai suoi simile, un apostolo».
Con gratitudine e riconoscenza innalziamo a Dio il canto delle Lodi
Invitatorio:
Ant. Ti amerò, Signore, che sei la mia forza, il mio sostegno, il mio rifugio, il mio liberatore
Amo perché amo, amo per amare. Grande cosa è l’amore se si rifà al suo principio, se ricondotto alla sua origine, se riportato alla sua sorgente. Di là sempre prende alimento per continuare a scorrere.
L’amore è il solo tra tutti i moti dell’anima, tra i sentimenti e gli affetti, con cui la creatura possa corrispondere al Creatore, anche se non alla pari; l’unico con il quale possa contraccambiare il prossimo e, in questo caso, certo alla pari.
Quando Dio ama, altro non desidera che essere amato. Non per altro ama, se non per essere amato, sapendo che coloro che l’ameranno si beeranno di questo stesso amore. L’amore dello Sposo, anzi lo Sposo-amore cerca soltanto il ricambio dell’amore e la fedeltà. Sia perciò lecito all’amata di riamare. Perché la sposa, e la sposa dell’Amore non dovrebbe amare? Perché non dovrebbe essere amato l’Amore? Giustamente, rinunziando a tutti gli altri suoi affetti, attende tutta e solo all’Amore, ella che nel ricambiare l’amore mira a uguagliarlo. Si obietterà, però, che, anche se la sposa si sarà tutta trasformata nell’Amore, non potrà mai raggiungere il livello della fonte perenne dell’amore. E’ certo che non potranno mai essere equiparati l’amante e l’Amore, l’anima e il Verbo, la sposa e lo Sposo, il Creatore e la creatura. La sorgente, infatti, dà sempre molto più di quanto basti all’assetato.
Gloria al Padre
Introduzione alla Celebrazione dei Vespri
Al termine di questo giorno, riconoscenti al Signore per tutti i suoi benefici, ne invochiamo la benedizione perché il tempo di grazia che come Famiglia paolina ci viene donato accresca in tutti i suoi membri il desiderio e l’impegno di una conoscenza ed accoglienza sempre più viva e generosa del dono carismatico che ci è stato consegnato nella persona e nell’opera del Beato Giacomo Alberione e ci spinga ad essere nel mondo strumenti, docili ed efficaci, della salvezza del Signore. Ci guidi e ci sostenga il luminoso esempio e l’intercessione di San Bernardo.

da alberione.org