Epifania

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EPIFANIA

Brevi meditazioni per ogni giorno dell’anno vol.II
Venite, cantiamo giulivi al Signore, alziamo gridi di gioia a Dio nostro Salvatore. Presentiamoci a lui con inni di ringraziamento e, salmeggiando, giubiliamo davanti a lui. Perché il Signore è il gran Dio, è il sommo re sopra tutti gli dèi (Salmi 94,1:3

Epifania – Alberione – Brevi meditazioni per ogni giorno dell’anno vol.II

Epifania significa manifestazione. Nel Natale, Gesù Bambino si era mostrato agli Ebrei, rappresentati da Maria, Giuseppe, i Pastori. Ma nell’Epifania si manifesta al gran mondo dei Gentili. E’ il mistero di un Dio invisibile, il cui nome i Gentili dovevano leggere nelle sue opere; e che ora si fa visibile,« il Padre rivela il Figlio ». Il Profeta Isaia scorge in una grandiosa visione la Chiesa, rappresentata da Gerusalemme, alla quale accorrono le Genti. Dice infatti: « Sorgi, sii raggiante, o Gerusalemme: poichè la tua luce è venuta, e la gloria del Signore è spuntata sopra di te, mentre le tenebre si estendono sulla terra e le ombre sui popoli. Ecco che su di te spunta l’aurora del Signore e in te si manifesta la Sua gloria. Alla tua luce cammineranno le genti e i re alla luce della tua aurora. Leva gli occhi e guarda intorno a te: tutti costoro si sono riuniti per venire a te: da lungi verranno i tuoi figli, e le tue figlie da ogni lato sorgeranno. Quando vedrai ciò, sarai raggiante, il tuo cuore si dilaterà e si commuoverà; perchè verso di te affluiranno i tesori del male e ti si porterà i beni delle genti. Tu sarai inondata da una moltitudine di cammelli, di dromedari di Madian e di Efa: verranno tutti i Sabei portando oro ed incenso, e celebrando le lodi del Signore » (Isaia. 60, 1:6).
Ed il Vangelo ci mette innanzi il primo episodio di questo grande avvenimento che si perpetua nei secoli: sono i Magi che vengono guidati da una stella fino al Bambino Gesù.

« Nato Gesù in Betlemme di Giuda, al tempo del re Erode, ecco dall’Oriente arrivare dei Magi a Gerusalemme, dicendo: Dov’è il nato Re dei Giudei? Chè vedemmo la Sua stella nell’Oriente e siamo venuti per adorarLo. Sentite tali cose, il re Erode si turbò e con lui tutta Gerusalemme. E, adunati tutti i sommi Sacerdoti e gli scribi del popolo, voleva saper da loro dove aveva da nascere il Cristo. Essi gli risposero: In Betlemme di Giuda, perchè così è stato scritto dal Profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei la minima tra i principi di Giuda: poichè da te uscirà il duce che reggerà il mio popolo d’Israele. Allora Erode, chiamati a sè di nascosto i Magi, s’informò minutamente da loro circa il tempo dell’apparizione della stella e, mandandoli a Betlemme, disse: Andate e fate diligente ricerca del Bambino, e quando L’avrete trovato, fatemelo sapere, affinchè io pure venga ad adorarLo. Quelli, udito il Re, si partirono, ed ecco che la stella già vista in Oriente li precedeva, finchè, arrivata sopra il luogo dove era il Bambino si fermò. Veduta la stella, i Magi gioirono di grandissima gioia, ed entrati nella casa, trovarono il Bambino con Maria Sua Madre; prostratisi, Lo adorarono e, aperti i loro tesori, Gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non passare da Erode, per altra strada tornarono al loro paese » (Matteo.2,1:12).

Andiamo anche noi a Gesù, portando l’oro della nostra fede, l’incenso della nostra preghiera, la mirra della nostra mortificazione.
Il Bambino che sta nel presepio è lo stesso Dio che ci ha creati, che ci sostiene, che ci giudicherà, che premierà i buoni. Abbiamo fede. Il Bambino Gesù è il Salvatore, da Lui procede ogni grazia, in Lui vi è salvezza. A Lui chiediamo il perdono delle nostre colpe; a Lui uniamoci nei santi Sacramenti, specialmente nella Comunione; a Lui ricorriamo in ogni bisogno. Il Bambino Gesù è anche uomo; nato per morire e dare la Sua vita in redenzione. Mortifichiamo i nostri sensi, spendiamo la nostra vita nel servirLo e nell’amarLo.

ESAME. – Imitiamo i santi Magi? Quale è la nostra fede, specialmente in Chiesa, innanzi a Gesú? Quale è la nostra preghiera? Parte da cuore puro e retto? Mortifichiamo i nostri sensi?

PROPOSITO. – Nell’ottava dell’Epifania farò frequenti atti di fede e di amore verso Gesú Eucaristico.

PREGHIERA. – “ Riconosciamo nei Magi, che adorano il Bambino Gesù il principio della nostra vocazione e della nostra fede; e celebriamo con cuori pieni di gioia 1’inizio della nostra salvezza; perchè da quel momento si è aperta per noi la via al Regno celeste» (S. Leone Magno). Perciò recitiamo l’oremus della Chiesa: “ O Dio, che oggi hai manifestato ai popoli gentili il Tuo Figlio Unigenito con la guida di una stella, concedi benigno che, dopo averTi conosciuto mediante la fede, possiamo giungere a contemplarTi nello splendore della Tua eterna maestà. Per lo stesso nostro Signore Gesù “.

 Don alberione

Presentazione di Gesù al Tempio

Ora io mi rallegro di quel che patisco per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi di realizzare la sua parola. Col. 1,24-25

Presentazione di Gesù al Tempio

1. Un santo vegliardo di nome Simeone si trovò presente quando Maria presentò il Bambino al Tempio. Era uomo giusto e pio ed aspettava, con vivo desiderio, la consolazione (il Messia) d’Israele. Lo Spirito Santo era in lui: e gli aveva rivelato che non sarebbe morto prima di vedere il Cristo. In quel giorno si sentì mosso da impulso interiore e andò al Tempio. Là Maria gli pose tra le braccia il divin Pargoletto. Simeone Lo contemplò, riconobbe il Messia e con grande riconoscenza esclamo:
” Ora chiama pure il Tuo servo, o Signore, poichè i miei occhi hanno veduto il Salvatore del mondo, da Te mandato a tutti i popoli, lume e rivelazione alle genti, e gloria d’Israele “.

2. L’Ammirazione e la gloria inondarono l’anima di Maria, ma ecco che il santo vecchio è ancora illuminato a scoprire il futuro, e parlando a Maria dice: ” Questo bambino sarà la rovina e salvezza di molti in Israele; sarà come un segno di contraddizione; ed anche a te, Maria, una spada di dolore ti trapasserà l’anima… “.  A Simeone fece eco la Profetessa Anna, donna pia e assidua al tempio: parlava di questo Bambino ” a quanti aspettavano la redenzione di Israele “.
Ecco che l’offerta del Bambino al Signore era accettata. Gesù veniva per la Redenzione. Vuol dire che tutte le profezie riguardanti la passione, l’agonia, il tradimento, i flagelli, la condanna, la crocifissione, la penosa morte predetta, si riferivano a questo Bambino. E la Madre avrebbe condiviso le pene perchè Corredentrice; e queste pene sarebbero state tanto grandi quanto questa Madre amava il suo Figlio e Dio.

3. Chi vuol rassomigliare a Maria condivida, come lei, le pene di Gesù. Non vi è amore senza dolore. Non vi è santità senza mortificazione. Non vi è redenzione senza sangue. Dio gradisce tanto le lecrime spremute dal dolore e la quotidiana croce portata dietro a Gesù insieme a Maria.

Proposito. – Meglio essere mite e paziente che temuto e forte.

Beato Alberione da: Brevi meditaz.per ogni giorno dell’anno. Vol.1