LA MAMMA SANTA
…Dì Maria dolce, con quanto disìo miravi ‘l tuo figliol Cristo Dio?
Quando tu il partoristi senza pena la prima cosa, credo, che facesti,
tu l’adorasti, o di grazia piena, poi sopra il fien nel presepio il ponesti:
con pochi e pover’ panni lo avvolgesti, meravigliando e godendo, cred’io.
Oh quanto gaudio avevi, oh quanto bene, quando tu lo tenevi nelle braccia!
Dillo, Maria, che forse si conviene che un poco per pietà mi satisfaccia.
Baciavilo tu allora nella faccia? Si, ben, credo, e dicevi: – O figliuol mio! – …
Giovanni Dominici da “A Maria Madre” (sec. XV)
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Una luce vermiglia risplende nella pia
notte e si spande via per miglia e miglia e miglia.
O nova meraviglia! O fiore di Maria!
Passa la melodia e la terra s’ingiglia.
Cantano tra il fischiare del vento per le forre,
i biondi angeli in coro; ed ecco Baldassarre
Gaspare e Melchiorre, con mirra, incenso ed oro.
Gabriele D’Annunzio
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NATALE
Ma quando facevo il pastore allora ero certo del tuo Natale.
I campi bianchi di brina, i campi rotti dal gracidio dei corvi
nel mio Friuli sotto la montagna, erano il giusto spazio alla calata
delle genti favolose. I tronchi degli alberi parevano
creature piene di ferite; mia madre era parente
della Vergine, tutta in faccende,
finalmente serena. Io portavo le pecore fino al sagrato
e sapevo d’essere uomo vero del tuo regale presepio.
Turoldo