Vittoria Lupi – Annunziatina

RICORDANDO VITTORIA LUPI A 4 ANNI DALLA MORTE

A quattro anni dal ritorno al Padre di Vittoria Lupi, sabato 27 giugno la comunità parrocchiale di Luzzara si ritrova alle ore 18,30 con la celebrazione della santa Messa prefestiva per pregare per lei e richiamarne la memoria.
Vittoria da sempre (anno 1956) è stata al servizio della nostra comunità luzzarese in molteplici attività quali la catechesi di cui  è stata la coordinatrice… sempre presente in oratorio, a sostegno degli anziani e degli ammalati.

Scrive una sua carissima amica maestra…
Al di là delle tante doti che anno coronato l’essenza vitale di Vittoria, sono le qualità morali a darle un tocco di bellezza unica, quella bellezza che il tempo non sbiadisce né riesce a cancellare, anzi è proprio il trascorrere del tempo a rendere più lucido e smagliante il tesoro spirituale di Vittoria.
Intelligente, intraprendente, sapeva far fruttificare i suoi talenti valendosi dell’aiuto incondizionato di Sorella Carità.
Secondo san Paolo, la Carità è la virtù per eccellenza, la più importante, la più preziosa, per questo aveva scelto questa virtù teologale come faro luminoso della sua vita.

La Carità, quella vera, era diventata a poco a poco l’amica inseparabile; camminavano insieme, ovunque, in ogni tempo, ad ogni ora: in Chiesa, all’oratorio con i giovani, con gli anziani, con i malati, con i migranti d’ogni colore, d’ogni religione, con i bambini al catechismo di cui per tanti anni è stata coordinatrice.
Ed è sui bambini che la sua attenzione è stata massima: li ha aiutati, guidati, accolti; era felice di incontrarli, quando ciò era possibile, per scambiare un abbraccio tanto atteso e desiderato; ha scritto per loro i versi più belli…

Per Vittoria ogni  bambino era un capolavoro da proteggere, un valore prezioso da amare, da difendere, da trattare con giusta dignità, con fiducia e comprensione. Ognuno – diceva – ha i suoi talenti, tanti o pochi, secondo il dono di natura.
Vittoria ha camminato sempre su questo binario, per questo scopo. Ad ogni stazione, si fermava contenta perchè il miracolo si avverava puntualmente.

Ancora  oggi i suoi tanti “bambini” serbano di lei un profondo affetto, tanto rimpianto, immensa gratitudine. Ricordano con affettuosa simpatia ” la maestrina” che ha saputo infondere nel loro animo, non tanto la voglia di essere i primi della classe, bensì il proposito di imparare a costruire, ciascuno, il proprio futuro mettendo in opera i talenti ricevuti in dono, per farne dono. E questo basta.

Non c’è nulla di più bello, di più gratificante, di più desiderabile per una maestra che pensare ai suoi bambini…ricordare il loro abbraccio e sentirsi ripetere, ancora una volta: “Maestra, dammi una mano, aiutami”.
Vittoria, di lassù, sorride contenta e risponde come sempre, con generosità, con disponibilità, con carità: “Sono qui per questo!”.
Ti guarda negli occhi e si mette in ascolto. Chiunque tu sia, se hai conosciuto Vittoria, sai che potrai incontrarla nascosta tra i fiori del “suo ciliegio” e potrai respirare la “sua Poesia”.

Clementina – sorella di Vittoria

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