Davanti a Gesù

Davanti a Gesù esposto – Vittoria Lupi

Davanti a Gesù esposto

Ti chiedo Gesù la fedeltà piena ai miei impegni di consacrata; niente mi è più appetibile di questo desiderio.
Tutto darei per poter stare davanti a te, sempre chiara come il raggio di luce che mi trapassa in questo istante, ardente come i ceri che bruciano, profumata come i fiori che sono stati posti sull’altare per onorarti in quella celebrazione eucaristica che accoglierà i nostri SI.
Ti chiedo tutto questo, fiduciosa nell’intercessione della tua SS. Madre; Madre pure mia nel formarmi e condurmi a te.
I palpiti, i pensieri, i gesti, le speranze, le attese, certi fastidi di questa giornata li offro, per il sacerdote che ha predicato gli esrcizi con tanto calore umano e soprannaturale, per i superiori e le responsabili dell’Istituto, per l’Istituto tutto, per il mio gruppo, per le sorelle che si consacrano a te per la prima volta o ti rinnovano la promessa di appartenerti; per quelle che fra loro sono più in difficoltà, per Ines a cui sono legata da un’amicizia quasi trentennale e per tutti i membri della Famiglia Paolina.
Avverto quasi tangibilmente la presenza del Primo Maestro e delle sorelle che mi hanno preceduto nella dimora a cui aspiro con tutto il cuore.
Subito dopo, compresa dei miei doveri di riconoscenza, ti prego per i sacerdoti che hanno avuto nella mia vita il compito di aprirmi alla luce: Mons.Freddi che mi ha donato il battesimo, Don Marani che mi ha dato il senso dell’apostolato, Don Masini che mi ha fatto da direttore spirituale; ti prego ancora per la mia famiglia, i miei parenti, gli amici.
Che nessuno si perda!
Come comprendo in questi istanti il valore della preghiera sacerdotale che tu hai presentato al padre, Gesù mio, alla vigilia della tua Passione e Morte!.
In modo tutto speciale ti raccomando i miei scolari: dal primo che ho incontrato a Felonica a quelli a quelli che sto per lasciare, gli ultimi della mia carriera professionale.
Ti raccomando Paolo, morto nell’84, che oggi sento presente in maniera quasi fisica; si tratta di una presenza che mi dà sollievo, quasi lo vedessi nella pace dei santi, meritata da una vita umiliata nel corpo e nello spirito.
Poi ci sono tutti gli altri: gli amici paralleli dell’esperienza scolastica, i miei compagni d’orfanatrofio, di scuola, di A.C., i ragazzi del catechismo, i collaboratori della catechesi, i ragazzi della montagna, la gente dei centri sociali, della fabbrica, della risaia…e ancora quelli per i quali sono stata motivo di scandalo, quelli che ho capito, quelli che non ho saputo amare, quelli che non mi hanno amato.
Per tutti: un pensiero d’Amore oggi e la speranza del Paradiso.
E’ consolante per me Signore sapere che tu conosci nomi e volti, mentre la mia fragilità umana tende a scolorire persone ed esperienze e talvolta a seppellire nell’oblio.
Tutti ti offro, consapevole che hai versato per tutti il tuo sangue.
Infine metto nel tuo cuore di sposo e fratello il mio futuro, aspettando da te, per intercessione di Maria, la luce che mi guiderà e il calore che mi brucerà fino a diventare l’ostia, la vittima perfetta, gradita al Padre.
Che io viva il resto dei miei anni rinnovata nella giovinezza interiore, irrobustita nella speranza provata da una fede vincitrice sul buio che segna ogni esistenza, addolcita da una carità che si fa tutto a tutti, temperata da una volontà che va distaccandosi sempre più dalle cose terrene.
Tutto questo, o Gesù, a lode e gloria della SS. Trinità nella quale riconosco i miei legami di figlia, sorella, sposa… nella quale è dolce vivere ed ancor più dolce morire.

AMEN!

Anno 1987